domenica 2 ottobre 2011

NOVITA’… RIPORTIAMO FEDELMENTE UN BREVE ARTICOLO PUBBLICATO IL 30 SETTEMBRE 2011 SUL MESSAGGERO…

LE MINI-SCIMMIE TROVANO CASA AL BIOPARCO
Sono le scimmie più piccole del mondo.
Alcune non superano i cento grammi di peso e hanno un corpicino così minuto da poter stare dentro a una mano.
Sono tra i primati più singolari e colorati del Sudamerica.
Ma a causa della deforestazione rischiano di scomparire per sempre.
Si chiamano Tamarini e Uistiti e con i loro ciuffi colorati, le creste e una vasta gamma di criniere, frange e baffi sono arrivati al Bioparco nella loro nuova casa.
Ieri l’inaugurazione della nuova area di 300 metri quadrati che ospiterà questa famiglia di scimmie:
i Tamarini Imperatore, i Tamarini Edipo egli Uistiti Pigmei.
E per festeggiare insieme alle famiglie la novità, domenica 2 e 9 ottobre, il Bioparco organizzerà dalle 10 alle 16, visite accompagnate nell’area face painting per trasformarsi in piccole scimmie e la lettura animata di Tino, il Tamarino piccino.”

martedì 20 settembre 2011

UN CALOROSO BENVENUTO A TUTTI COLORO CHE COME ME E IL MIO STAFF DI COLLABORATORI AMANO GLI ANIMALI.

QUESTO BLOG E’ RIVOLTO A TUTTI COLORO CHE NON SANNO RINUNCIARE AL PIACERE DELL’INFORMAZIONE SU QUESTI STRAORDINARI AMICI.

VI INVITIAMO DUNQUE A PARTECIPARE NUMEROSI AL FINE DI RENDERE QUESTO BLOG UN COSTRUTTIVO LUOGO D’INCONTRO OVE SCAMBIARE ESPERIENZE ED OPINIONI IN MERITO ALLE TEMATICHE TRATTATE.
        
Perché gli animali si chiamano così?

La domanda che ci siamo posti è stata subito fonte di curiosità…
Ogni parola ha una sua storia…
Abbiamo così iniziato la nostra ricerca ricorrendo all’etimologia della parola stessa.
L’etimologia è lo studio dell’origine delle parole…e allora qual è quella di animale?

ANIMALE:
Sostantivo maschile dal lat. Animal, -alis, der. di anima, soffio

Ha forse qualcosa a che fare con l'anima?

La parola “animale” infatti, ha la stessa radice di “anima”.
Gli animali sono esseri animati, ovvero dotati del movimento. Dove a sua volta “anima” deriva da Animus, ovvero “principio vitale”, “soffio”. Cosa o colui che ha vita.

Pertanto definiamo
ANIMA:
Forma femmina di animus “spirito” e come questo congiunta etimologicamente al greco ànemos “vento”.
Principio della vita in ogni essere organizzato ossia quella parte di noi stessi che pensa,  delibera e che gli uomini non seppero meglio esprimere che ricorrendo alle idee di soffio, di vento che si avverte ma non si vede.
e
ANIMO:
Radice AN dal greco ANEMOS “vento, soffio” se  non che alla voce latina rimase solo il significato spirituale lo spirito dell’uomo in quanto intelletto o mente e quindi pensiero ragione, volontà.

Gli esseri umani come gli animali non hanno un'anima, ma SONO anime viventi.
Per anima si intende una persona o un animale, o la vita che la persona o l’animale ha in quanto tale.

Nei testi biblici non appare mai una trattazione sistematica della natura dell’anima.
La distinzione fra l’elemento superiore dell’uomo in opposizione all’elemento inferiore designa soltanto i diversi aspetti di una medesima realtà psichica.
Nell’Antico testamento si parla dell’uomo nella distinzione di due elementi: uno materiale e uno spirituale (Genesi 2, 7; Giobbe 10, 9-12; Ecclesiaste 12, 7).
L’elemento materiale  è detto ‘aphar (terra) o basar (carne); l’elemento superiore, spirituale, è indicato con parecchi nomi: ruah (spirito) e néphes e, meno frequentemente, nesamah (soffio).
Questi nomi non indicano la sostanza dell’anima, ma le sue diverse attività vitali: col termine ruah si accenna alla vita partecipata dall’uomo con un soffio divino, mentre néphes significa la vita in quanto è legata al corpo.
Il problema dell’immortalità dell’anima non è posto formalmente: si parla piuttosto dell’uomo il quale dopo la morte corporale ha una certa vita, quasi umbratile, nello se’ol dove “si ricongiunge ai suoi padri” (Genesi 25).
La superiorità dell’uomo sugli animali non deriva dal possesso di un’anima spirituale, ma si esprime mediante la somiglianza a Dio (Genesi 1, 26; 5, 1-3; Ecclesiastico 17,3).
Nel Nuovo Testamento, la concezione dell’anima non si differenzia sostanzialmente dall’Antico Testamento.
Il problema dell’immortalità è visto più dal punto di vista dell’uomo che non da quello dell’anima, e l’accento è posto specialmente sulla resurrezione finale dei corpi: l’anima spoglia del corpo, abita presso il Signore (II Corinti 5, 8; Filippesi 1, 23).
Nella Dottrina Cattolica, la Chiesa non si occupa di differenti concezioni sulla natura dell’anima; essa invece si preoccupa di definire esattamente l’origine e il destino dell’anima e della persona “umana”.
La Chiesa, fondandosi sulle fonti della Rivelazione, propone ai fedeli alcune verità fede che giustificano l’Incarnazione, la Redenzione, la Resurrezione dei corpi, il diverso destino dopo la morte.

Carlo Linneo sosteneva
Gli animali sono quegli esseri viventi che “crescono,vivono e sentono”

-       Essi infatti sono dotati di sensibilità e movimento.
-       Hanno dispositivi più o meno specializzati che permettono loro di captare gli stimoli provenienti dall’esterno, elaborarli e rispondere ad essi.
-       Sono eterotrofi.

Il regno animale è stato oggetto di studio per la determinazione di un sistema di nomenclatura che unisca nello stesso gruppo animali simili, ponendoli anche in una scala gerarchica  a seconda del loro grado di complessità.
Il primo tentativo di classificare gli animali fu di Aristotele, ma solo il naturalista Carlo Linneo (1707-1778) diede alla zoologia il valore di scienza, introducendo la nomenclatura binomia, dove il primo nome indicava il genere e il secondo definiva la specie.

La storia dell’umanità è stata da sempre contrassegnata dalla lotta contro gli animali.

Gli animali, fino ad allora, venivano esclusivamente considerati e studiati in rapporto al loro “valore d’uso” (agricolo, venatorio, magico) in rapporto all’uomo.
L’esistenza umana è infatti intimamente legata a quella degli animali: e non solo perché degli animali l’uomo si ciba e da essi trae aiuto per il lavoro agricolo.
A partire dalle prime incisioni rupestri, fino alle mitiche, orrende creature dei romanzi di fantascienza, rappresentazioni della forma animale sembrano avere accompagnato la storia dell’umanità. L’incredibile varietà delle forme animali presenti sulla terra ha assunto, nel corso dei secoli, vari significati: mitici, religiosi, poetici e infine scientifici.
Quello che ci interessa è approfondire la specificità dell'uomo rispetto al regno animale. 
L'uomo è effettivamente diverso da tutte le altre specie viventi?
Cosa lo rende unico? La razionalità?
Se così fosse, troverebbe conferma la tesi secondo la quale l’uomo evoluzionisticamente superiore, sia il dominatore della terra comprensiva di tutte le sue risorse.

Ma allora il dominio legittimerebbe un comportamento feroce e insensibile verso tutte le altre specie viventi?

Da questa riflessione sarebbe dunque interessante contrapporre le posizioni degli animalisti più radicali, che vogliono che  la vita animale sia protetta e custodita con quanti che invece sostengono che gli animali possano e debbano essere impiegati e anche uccisi per l’interesse umano.

e voi cosa ne pensate?
Occorre, fare in modo che il rapporto tra uomo e animale sia di rispetto e collaborazione, privilegiando sempre però il diritto alla vita umana?

Aspettiamo i vostri interventi